Nella pittoresca cornice di Carpignano Salentino, venerdì 3 maggio è stato un giorno speciale per la comunità locale e, soprattutto, per i giovani studenti delle scuole primarie della zona. Questi giovani ecologisti in erba hanno preso in mano zappe, pale e guanti per un'impresa straordinaria: piantare 66 nuovi alberi di ulivo per celebrare la Terra e il paesaggio del Salento.
L'evento è stato organizzato con cura e dedizione dal Lions Club Santa Croce ETS in collaborazione con l'Associazione Olivami, due entità impegnate attivamente nella protezione dell'ambiente e nella promozione di pratiche agricole sostenibili. Ma i veri protagonisti di questa giornata indimenticabile sono stati i bambini delle terze classi delle scuole locali.
Muniti di strumenti da giardinaggio e di una grande dose di entusiasmo, i giovani agricoltori in erba hanno ricevuto una lezione pratica sulle buone pratiche agricole e sull'importanza della biodiversità. Gli esperti di Olivami hanno guidato i bambini passo dopo passo nella piantumazione e cura degli ulivi, simbolo identitario del Salento e cuore pulsante della sua cultura e economia.
Ma non è stata solo una giornata di lavoro duro sotto il sole salentino. Gli organizzatori hanno pensato anche al benessere dei giovani partecipanti, offrendo loro una meritata pausa "marenna" (merenda) cortesia del Lions Club Santa Croce. È stato un momento di relax e condivisione, dove i bambini hanno potuto rifocillarsi e condividere le loro esperienze.
Questo evento non è stato solo un'occasione per piantare alberi, ma anche per seminare idee e valori importanti nella mente dei giovani partecipanti. Oltre alla sensibilizzazione sull'importanza della biodiversità e della tutela dell'ambiente, i bambini hanno ricevuto un riconoscimento speciale alla fine della giornata: quello di "custodi della Terra". Un titolo che porta con sé una grande responsabilità, ma anche un immenso orgoglio nel proteggere e preservare il proprio territorio.
L'Associazione Olivami ha svolto un ruolo fondamentale nel promuovere la rigenerazione del territorio salentino attraverso l'adozione delle piante e il sostegno agli agricoltori locali. Grazie al loro impegno, sono stati piantati 30.000 nuovi ulivi e sono stati aiutati oltre 230 contadini a riprendere l'olivicoltura, nonostante le sfide rappresentate dalla Xylella, il temuto batterio che ha colpito pesantemente gli uliveti della regione.
La Puglia ha subito una significativa perdita nella produzione di olio d'oliva a causa della Xylella, con milioni di ulivi persi. Ma eventi come quello svoltosi a Carpignano Salentino dimostrano che c'è speranza e che, attraverso l'impegno comunitario e la consapevolezza ambientale, è possibile invertire questa tendenza negativa e proteggere il patrimonio naturale e culturale del Salento per le generazioni future.
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